🇲🇦 Morocco
Mohammed Achaari (Zerhoun, Marocco, 1951) ha iniziato a pubblicare le sue poesie agli inizi degli anni Settanta; la sua prima raccolta, Ṣahīl al-khayl al-jarīḥa (Il nitrito dei cavalli feriti), è uscita nel 1978. Da allora ha pubblicato numerosi libri di poesia, tradotti in varie lingue. Ha presieduto l’Unione degli Scrittori del Marocco, ha lavorato nel giornalismo e diretto supplementi e riviste culturali.
Impegnato anche in politica e nel sindacato, è stato eletto in parlamento e poi nominato ministro della Cultura e della Comunicazione (1998–2007).
Ha pubblicato la raccolta di racconti Yawm sa‘b (Un giorno difficile) e diversi romanzi, fra cui Janūb al-rūḥ (Sud dello spirito), Al-qaws wa-l-farāsha (L’arco e la farfalla, vincitore dell’Arab Booker 2011 e tradotto in più lingue), ‘Ulbatu l-asmā’ (La scatola dei nomi), Thalāth layālī (Tre notti), oltre agli ultimi Al-‘ayn al-qadīma (L’occhio antico) e Min khashab wa-ṭīn (Di legno e di argilla), pubblicati da Almutawassit.
Nel 2022 ha ricevuto il Premio internazionale di poesia “Arkana”.
Vive a Rabat, dove si dedica alla scrittura letteraria e giornalistica.