L'autrice dialoga con il Professor Wael Farouk
In questo incontro la poeta tunisina Lamia Makaddam presenta il suo libro Poesie della cecità (emuse, 2024, trad. di Sana Darghmouni), un’opera che riflette sulla cecità come condizione umana ed esistenziale, più che come semplice perdita della vista. Con un linguaggio poetico delicato e intenso, Makaddam scrive della visione interiore e di come la cecità diventi metafora di una conoscenza intima, della capacità di toccare ciò che non si vede. La presentazione apre un dialogo con l’autrice attorno a testi che evocano buio e luce in una dialettica costante, restituendo alla poesia il potere di svelare ciò che si nasconde nelle pieghe dell’esperienza umana.