L'autore dialoga con il traduttore Giacomo Longhi.
In questo incontro, lo scrittore palestinese Atef Abu Saif riflette sul significato della scrittura in tempo di guerra e su come la letteratura possa trasformarsi in un atto di resistenza e di resilienza sotto l’assedio. Tra le macerie e la distruzione nascono storie che non si limitano a documentare il dolore, ma ridanno forma alla vita di fronte alla morte.
Abu Saif unisce la voce del romanziere, capace di cogliere i dettagli dell’esperienza quotidiana palestinese, a quella del testimone diretto che registra la devastazione dei bombardamenti offrendoci una testimonianza letteraria destinata a durare.